La fotografia inserita nel frontespizio, visibile da ogni pagina, risale agli anni 20; in primo piano si vedono le case della via Roma: da sinistra, il primo edificio di 3 piani è il palazzo Garzia, mentre non esiste ancora, alla sua sinistra, il palazzo Putzu-Spano, sorto agli inizi degli anni '30; alla destra del palazzo Garzia, il palazzo Leone-Manca è solo parzialmente costruito: non c'è ancora la sua ala destra, che arriverà fino alla via dei Mille, e non c'è ancora l'ala piccola a sinistra, sulla via Barcellona; qui infatti si vede la vecchia casa Cortese, con soli 2 piani, con la facciata chiara, più arretrata rispetto alle nuove costruzioni.

Di lato al palazzo Devoto, la chiesa di San Francesco ha ancora l'antica facciata; la nuova verrà aggiunta nel 1932.

Più a destra si vedono il palazzo Cavanna, il palazzo della Dogana costruito sul molo e, in ultimo, il palazzo Ravenna.

 

 

 

 

 

Nella panoramica aerea degli anni '30, la nuova palazzata della via Roma è quasi completa: manca ancora un'ala del palazzo alla destra della chiesa di San Francesco, mentre non sono ancora stati demoliti i vecchi edifici alla sinistra del palazzo Cavanna, al posto dei quali, alla fine degli anni '30, si voleva costruire la nuova sede della Banca d'Italia, e al posto dei quali fu costruito molto più tardi il palazzo del Consiglio Regionale; in primo piano, sulla destra, si vede il molo della dogana con la stazione marittima e l'edificio coi portici della dogana nuova, eliminato alla fine degli anni '50; alle spalle del palazzo della dogana, da sinistra a destra: il palazzo Cavanna, senza portici; il palazzo Rossetti; le ultime case della vecchia strada di San Francesco, ancora esistenti; il palazzo Ravenna; il palazzo Zamberletti.

 

 

La foto qui sopra, simile per prospettiva alla precedente, è successiva di alcuni anni ai bombardamenti del 1943: all'estremità destra della palazzata, il palazzo Zamberletti è ormai sostituito dal palazzo I.N.A.; è sparita la Stazione Marittima, all'estremità del molo della dogana; dietro al palazzo della dogana, il palazzo Cavanna è ancora in piedi ma pesantemente lesionato; alla sua sinistra si noti il vuoto di quell'area già sgombrata alla fine degli anni '30 con l'idea di costruire il palazzo della Banca d'Italia, e dove negli anni '80 fu costruito il palazzo del Consiglio Regionale, dopo l'abbattimento dei palazzi Cavanna e Rossetti.

 

 

 

 

 

La stazione marittima fu costruita all'estremità del molo della dogana, una volta eliminati i vecchi edifici militari; non sopravvisse alla seconda guerra

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

 

 

 

 

 

La foto a sinistra è degli ultimi anni del XIX secolo: è già stato costruito il palazzo Zamberletti, visibile a sinistra, mentre al suo fianco manca ancora il palazzo Ravenna; al centro domina uno dei vecchi edifici del molo: dovrebbe trattarsi della caserma, identificata dal numero catastale 2197; sono già sparite le mura della Marina e  le costruzioni  che vi erano addossate (isolato E); nel 1899, al posto della caserma e degli altri edifici del molo della dogana, fu costruito il palazzo coi portici della Dogana Nuova

 

Il palazzo Zamberletti, oggi sostituito dal palazzo I.N.A.; al suo fianco non c'è ancora il palazzo Ravenna, ma 4 vecchie case (numeri catastali 2495-2498), di cui le ultime due ancora esistenti; l'ultima casa sulla sinistra, con la facciata chiara, al di là della via Porcile (che appena si indovina), corrisponde al numero catastale 2511.

 

A sinistra, una rarissima immagine della strada San Francesco del molo prima dell'abbattimento delle mura della Marina (1881) e delle modeste casette che vi erano addossate, costruite con concessioni demaniali fra '700 e '800; in fondo sulla destra si vede la caserma del molo della dogana, numero catastale 2197

Collezione Fara Puggioni

 

Nella foto di lato si vede la via Roma dopo il 1881: non ci sono più le mura della Marina.

La prima casa a sinistra, col portico, è la casa Cortese, num. catastale 2602; l'ultimo edificio sulla destra, di cui si vede la sola facciata laterale, è il palazzo Cavanna, costruito intorno al 1870, corrispondente all'unità catastale 2513 e altre confinanti, all'angolo con la via Arquer; di fianco alla chiesa di San Francesco il palazzo Devoto è ancora senza portici: verranno aggiunti solo intorno al 1930 

 

 

La Porta del Molo fu abbattuta nel 1875; il bastione di Sant'Erasmo (o Sant'Elmo, o San Telmo), a sinistra della Porta, fu abbattuto nel 1881, così come il bastione della Darsena; alle spalle della Porta del Molo, il palazzotto bianco di cui si vedono i due piani alti, è la casa Cortese, numero catastale 2602; la casa bassa al di fuori delle mura corrisponde all'unità catastale 2218

Siamo nella vecchia strada delle Conce, cioè via Roma nel tratto a ovest di via Barcellona; le due prime case sulla sinistra sono quelle identificate dai numeri catastali 2267 e 2266; a destra, più arretrate, le case dell'isolato fra le attuali via Napoli e Barcellona; in particolare, l'edificio col porticato  è la Dogana vecchia, all'angolo con la strada Barcellona (num. catastale 2632), abbattuta intorno al 1891 per far posto alla prima ala del palazzo Garzia; la casa alla sua sinistra (num.catastale 2633), e la casa 2634, non visibile, furono abbattute nel 1903, per far posto alla seconda ala del palazzo Garzia

 

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

 

 Ancora la strada delle Conce, a partire dalle prime case (num. catastali 2279 e precedenti) al posto delle quali sorsero poi il palazzo della Rinascente e i due palazzi Magnini; sulla destra si vedono alcuni modesti edifici ancora non abbattuti del molo di Sant'Elmo 

 

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

E' l'angolo dove sorgerà la Rinascente, con prospettiva sul largo Carlo Felice;

siamo intorno al 1894-1895; fra i nuovi palazzi con i portici si vedono solo il Magnini I, sulla via Baylle, e l'ala destra del palazzo Garzia, sulla via Barcellona

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

 

 

 

Siamo al di fuori della Marina, al di là delle mura del versante occidentale, dove poi si formerà il largo Carlo Felice; oltre le mura è ben inquadrato il retro degli edifici dell'ospedale militare (num.catastale 2317), al di sopra della chiesa di Sant'Agostino

Collezione Bernardino

 

 

Il mercato del Largo Carlo Felice, demolito nel 1957

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

 

 

Porta Stampace, demolita nel 1857, vista da piazza Yenne

Collezione Fara Puggioni

 

 

Via Baille sale sulla sinistra, a destra via Savoia; al centro la casa Coppola, num. 2355

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

 

 

 

La chiesa di Santa Caterina dei Genovesi, distrutta nel 1943

Collezione Fara Puggioni

 

 

Via Manno; dopo il palazzo Genoves (Convitto Nazionale) e il negozio Cosentino (numeri catastali 2735 e 2736), alcune case distrutte dai bombardamenti

Collezione Cosentino

 

 

Le case  costruite a ridosso del Bastione dello Sperone, numeri catastali 2443 e successivi; note come case "Bandini", furono abbattute negli anni 30 del '900.

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

 

L'ingresso alla Marina, dove un tempo c'era la porta di Villanova, abbattuta nel 1874

Collezione Cosentino

 

In primo piano l'albergo La Scala di Ferro, costruito nel 1877 sul bastione di Monserrato (o dei Morti); più in basso il Teatro Cerruti, costruito nel 1859

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

 

 

 

 

 

Il Politeama Regina Margherita; sorse nel 1897 al posto del vecchio Teatro Cerruti

Archivio Storico, Comune di Cagliari, Fondo fotografico (http://mediateca.comune.cagliari.it/)

 

Con poche eccezioni, le foto inserite in questo sito sono state già pubblicate nei due volumi della Editrice Edinsar "Cagliari, un secolo di immagini, 1854-1954" curati da Antonio Pecco e Pio Bernardino: sono stati una traccia preziosa.

Ringrazio i proprietari delle collezioni private, e i responsabili di quelle pubbliche, per averne permesso l'utilizzo.

 

 

Si precisa che il materiale fotografico utilizzato in questo sito è stato pubblicato  solo a scopo di documentazione, senza alcun fine di lucro; si pregano i titolari di eventuali diritti di contattare l'autore per chiedere la rimozione o per concordare una modalità di pubblicazione condivisibile.