Trascrizione del verbale della seduta del Consiglio Civico del 14.12.1863 [1]

 

 

Archivio Comunale di Cagliari

Sez. II    Volume 49

Deliberazioni del Consiglio Civico

Dal 4/11/1863 al 15/10/1865

 

Seduta N° 25

Cagliari addì 14 Dicembre 1863

                Presenti i Consiglieri, Valle FF di Sindaco=

Falqui Pes = Rossi Doria = Cima = Serpiari = Rocca = Lay = Serra marini = Muscas = Ravot = Furcas = Dessy Magnetti =Carboni = Manconi = Cao = Bozzino = Manca di Nissa = Mossa Filippi = Delitala = Ballero = Mossa =  in totale N° 21 con assistenza dell’inf(rascrit)to Segretario.

 

Apertura di una strada commerciale.

 

1-            Trovasi messa all’ordine del giorno la proposta per l’apertura di una comoda strada carreggiabile a vantaggio principalmente del commercia marittimo nella parte bassa del Quartiere della Marina:

Il Sindaco invita il Consigliere Carboni a leggere la relazione della Commissione composta del Consiglio d’Arte con aggiunta del Consigliere Serpieri che riferisce le conclusioni della medesima sono di stabilirsi per ora la detta strada lungo la via, abbastanza larga e spaziosa di San Francesco di Paola, e siccome l’ingresso alla detta strada per la parte del Quartiere di Stampace si troverebbe molto angusto, e l’uscita all’altra parte del quartiere di Villanova chiusa dal bastione della Darsena, appellato di Gesus, perciò propone;      1° la demolizione della cortina di fortificazione che costeggia la via delle Concie ed i casotti alla medesima addossati, principiando dal magazzino attiguo al bastione di St. Agostino fino alla casa del Negoziante Casapietra;         2° la demolizione di due altre piccole case all’altra estremità della via di San Francesco attigue al bastione Gesus;                 3° la demolizione di un pezzo di cortina in vicinanza allo stesso bastione per la larghezza della via che s’intende aprire, onde dare uscita alla medesima.

Secondo la detta relazione il fitto annuo che si perceve delle case da demolirsi rileva a L. 1.265, che, senza tener conto delle deduzioni di cui è passibile, rappresenta un capitale di Lire 25.300, al ragguaglio del S. P. Jo; le spese di demolizione e le opere d’arte da eseguirsi sono state calcolate il lire 9.000, l’acquisto di un piccolo tratto di terreno necessario per dare lo sbocco a detta strada a lire 1.000.

                Uniti questi valori la spesa totale sarebbe di lire 35.300, che se in vece di pagare il valore delle casupole converrebbe al Municipio coi proprietari delle medesime, di corrisponderne per ora il fitto, la cifra da stanziarsi nel bilancio del 1864 si ridurrebbe a sole lire 112.265.

                Dopo fatta lettura di questa relazione il consigliere Muscas, facendo gli elogi della Commissione per avere in brevissimo tempo compito quel lavoro con diligenza non delle conclusioni della medesima per trattarsi di un’opera della più sentita necessità a vantaggio del commercio ed a scanso delle disgrazie che arrivano frequentemente in causa del transito dei veicoli nelle vie anguste e tortuose della Marina.

                Il Consigliere Manconi avrebbe desiderato preferibilmente l’apertura dell’altra strada per il commercio, progettata nel piano regolatore, la quale si estenderebbe dalla piazza del Carmine, e passando per la via delle Saline arriverebbe sino sotto il colle di Buonaria, in linea retta ed orizzontale, ma poiché le condizioni della finanza municipale non consentono d’impegnarsi in una grossa spesa, quale sarebbe quella richiesta per lo slargamento della detta via delle Saline, dichiara che voterà la proposta della Commissione, a condizione che si sopprima nel Bilancio del 1864, per non aggravare di troppo con centesimi addizionali gli Amministrati la spesa già votata per acquisto di una casa onde slargare l’uscita della via Gesus, e si stanzi in vece la spesa necessaria per aprire la via progettata dalla Commissione.

                Il Consigliere Carboni si associa al Consigliere Muscas nel fare gli elogi della Commissione suddetta dimostra la necessità della proposta strada nell’interesse commerciale; considera la spesa che s’incontrerà come una spesa produttiva; lamenta le disgrazie che sono avvenute in causa della attuale transito dei veicoli nelle svolte, e nelle vie strette della Marina, tra le quali accenna alla morte di un carrettoniere, e soggiunge che qualunque sagrificio, per rapporto alla spesa, dovrà sembrare leggero quando si tratta d’impedire la riproduzione di simili luttuosi avvenimenti.

                Il Consigliere Dessy Magneti si pronuncia in favore del progetto, entra nella questione finanziaria, ma non continua per avere alcuni Consiglieri espresso la convenienza di limitare la discussione alla necessità dell’opera.

                Il Consigliere Loy osserva che le opere proposte dalla Commissione non sono in armonia col piano regolatore, il quale porta il tracciamento, di due strade per il commercio, una lungo la via delle Saline, e l’altra lungo la via di San Francesco. Non intendersi ora eseguire alcuna di dette strade, non la prima a motivo della grande spesa che richiede; non la seconda per non avere il Ministero della Guerra aderito alla demolizione del bastione di Gesus, necessaria a dare lo sbocco a detta strada; dubita che il miglioramento che si otterrà coll’attuazione della proposta della Commissione risponda alla spesa che va ad incontrarsi, e non ammette che le disgrazie, di cui si è fatto cenno siano accadute in causa dell’angustia delle strade che attualmente si percorrono coi veicoli.

                Il Consigliere Cima fa presente che le opere proposte sono tutte in conformità al piano regolatore, solamente non potendosi fare l’apertura della strada in linea retta in fondo alla via di San Francesco, per non avere il Ministero della Guerra permesso l’abbattimento del bastione che la chiude, si fa una breve e comoda curva di fianco al medesimo, ed in tal guisa rimane eliminata ogni difficoltà, e provveduto il commercio della tanto richiamata via carreggiabile.

                Dopo alcune parole in appoggio dei Consiglieri Rossi Doria e Ravot, il Sindaco mette ai voti se il Consiglio approvi come opera necessaria l’opera proposta dalla Commissione, tutti si pronunciano affermativamente.

                A fine poi di sopperire ai mezzi di esecuzione il Consiglio si pronuncia unanime per non stanziarsi nel Bilancio del 1864, il valore delle casupole addossate alla cortina della via delle Concie, che debbono andare atterrate, ma il solo fitto delle medesime, nella fiducia che i proprietari acconsentiranno ben volentieri di continuare per ora a perceverne i fitti del Municipio, trattandosi di case abitate da povera gente, per cui riesce loro molto stentata la riscossione dei fitti, e di case appartenenti in gran parte a corpi morali rapporto ai quali riuscirà indifferente riscuotere il prezzo od il fitto delle medesime.

                Quindi si propone perché si stanzino nel Bilancio lire 1.256 per fitto di dette case; lire 1.000 per l’acquisto del tratto di terreno di proprietà del Demanio attiguo al Bastione di Gesus, e lire 9.000 per spese di demolizioni, ed altri lavori da eseguirsi in totale lire 11,265, anzi nella previsione di maggiori spese estende quella cifra a lire 12/m.

                Il Sindaco, mette ai voti d’iscrivere nelle Cat. 6° tit. 2° passivo del Bilancio 1864, la surriferita somma di lire 12/m; il Consiglio approva con 17 voti a favore e 4 contro.

                Qualche Consigliere ha accennato alla convenienza di prendere un prestito tanto per occorrere a detta spesa come per comare il disavanzo del bilancio che sarà di oltre lire 90/m, ma tale mozione non ha avuto seguito essendosi altri Consiglieri pronunciati di contrario avviso per la ragione che il disavanzo del bilancio procede nella massima parte sa spese ordinarie alle quali si deve far fronte con mezzi ordinari, non già coi prestiti cui si deve ricorrere nei soli casi di spese straordinarie, massime se produttive.

                Il Consigliere Manconi rinnova la sua proposta relativa alla cancellazione della categoria 6° titolo 2° del Bilancio 1864, delle lire 12.500, votata in precedente seduta per acquisto della casa latistante alla demolita Porta Gesus, lasciando sussistere solamente lire 500 per indispensabili riparazioni che possono occorrere in conseguenza di detta demolizione, onde in tal guisa non accrescere il disavanzo del Bilancio del 1864, collo stanziamento che ora è stato votato, differendo al 1865 l’acquisto della casa surriferita.

                Messa a partito questa proposta, il Consiglio l’adotta con 17 voti

 

 



[1] Messo gentilmente a disposizione da Vincenzo Spiga in data 31.01.2023