Edouard Delessert, 1854: vista verso Castello dall'Albergo del Progresso (Casa Baille) - Collezione Cosentino

 

 

Le case

L’ordine di esposizione delle abitazioni è legato alla numerazione catastale di metà ‘800; gli isolati furono allora classificati con le lettere dell’alfabeto, dalla A alla Z, comprese le lettere K, X, Y, escluse invece le lettere J e W; dal momento che si contano 50 isolati, dopo la lettera Z si è continuato con la sigla A1, fino a Z1, e ancora con le sigle A2 e B2; per assegnare il codice a ogni isolato, i funzionari del catasto di metà ‘800 utilizzarono un percorso a spirale con rotazione oraria, partendo dalla periferia e terminando al centro del quartiere: il primo isolato (A) è quello relativo al molo di Levante, poi si continua con le case costruite sulle mura che chiudevano l’attuale via Roma e si risale sul lato sinistro dell’attuale via Baylle, fino ad arrivare all’isolato più centrale che comprende la chiesa di Sant’Eulalia (B2). I numeri assegnati alle case partono dal 2194 e arrivano al numero 2969[1]; per attribuire il numero agli edifici, all’interno di ogni isolato, dove possibile e con qualche eccezione, fu utilizzato un percorso circolare in senso orario.

 



[1] i numeri precedenti sono riferibili ai quartieri di San Bartolomeo, Sant’Avendrace e Villanova; i numeri successivi ai quartieri di Stampace e Castello